Recensione del film “Poveri ma belli” (1956)

Poveri ma belli” è un film del 1956 diretto da Dino Risi che insieme a Pasquale Festa Campanile e Massimo Franciosa, ne cura anche il soggetto e la sceneggiatura. La pellicola è la prima di una trilogia che comprende anche Belle ma povere (1957) e Poveri milionari (1959) anche questi due diretti da Risi. Da dire che inizialmente il film doveva essere prodotto da Carlo Ponti che nel ruolo di protagonisti aveva scelto Walter Chiari, Ugo Tognazzi e Sophia Loren, tuttavia successivamente a produrre la pellicola sarebbe stato – per conto della Titanus – Silvio Clementelli che affidò i ruoli principali a Renato Salvatori, Maurizio Arena e Marisa Allasio. L’azione si svolge sostanzialmente nella Roma popolare degli anni Cinquanta, snodandosi per lo più tra Piazza Navona e il Tevere; Romolo (Maurizio Arena) e Salvatore (Renato Salvatori) sono due giovani vicini di casa che hanno vissuto sin da piccoli a stretto contatto nello stesso edificio popolare. Mentre Romolo lavora come commesso nel negozio di dischi dello zio – interpretato da Mario Carotenuto –, Salvatore fa il bagnino sul Tevere, presso lo stabilimento balneare “Il Ciriola”. Entrambi, inoltre, non mancano di corteggiare tutte le ragazze che incontrano, tra le quali c’è anche Giovanna (Marisa Allasio) che lavora come commessa nel negozio di sartoria per uomini del padre. Attratti dalle forme prosperose della giovane, i due cercano in tutti i modi di conquistarla, ma senza successo; qualche tempo dopo, però, Romolo con la scusa di doversi fare un vestito, la rivede e familiarizza con lei; il pomeriggio invece tocca a Salvatore farsi avanti, proponendosi di riaccompagnarla a casa. La sera i due si incontrano con Giovanna – la quale aveva dato loro appuntamento allo stesso posto – e, malgrado la delusione, decidono entrambi di passare la serata con la giovane. Salvatore, più intraprendente, riesce a strappare un bacio alla ragazza, ma dopo anche Romolo riesce nell’intento. Nel frattempo Giovanna si fidanza prima con Romolo e poi con Salvatore per poi tornare ad invaghirsi del suo ex Ugo (Ettore Manni) col quale riprende la relazione. Per Romolo e Salvatore – giunti a litigare per Giovanna – è una delusione che tuttavia dura poco: i due, infatti, si accorgono ben presto dell’amore provato per loro dalle rispettive sorelle, Marisa (Lorella De Luca) e Annamaria (Alessandra Panaro). Salvatore s’innamorerà della sorella di Romolo e Romolo di quella di Salvatore.

Commedia di successo, tanto che è stata inserita nella “Top 100” dei film italiani da salvare; con pochi semplici “ingredienti” un maestro come Risi mette in piedi una sorta di commedia giovanilistica ante litteram. Due bellocci ma scansafatiche, con poche risorse economiche, una giovane ragazza prosperosa e ammiccante, al limite della supponenza, “mixato” con piccole schermaglie amorose, e il capolavoro è servito. Da sottolineare, infine, come un film che oggi definiremmo innocuo, all’epoca incontrò il severo giudizio della censura, in particolar modo dagli ambienti ecclesiastici, che non esitarono a condannare l’ostentazione – portata sullo schermo – delle prosperose forme della giovane Marisa Allasio. Un parere che, a giudicare dal successo di pubblico ottenuto dalla pellicola, rimase altamente inascoltato.

Poveri ma belli” (1956) cast (attori principali):

  • Ettore Manni

  • Marisa Allasio

  • Maurizio Arena

  • Renato Salvatori

  • Memmo Carotenuto

  • Lorella De Luca

  • Alessandra Panaro

  • Mario Carotenuto

Giovanni Fenu