Recensione del film “Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” (1969)

Il film qui trattato è del 1969 ed è stato diretto da Luciano Salce; ha per protagonista Alberto Sordi che insieme a Sergio Amidei ne ha curato anche il soggetto e la sceneggiatura; si tratta in pratica del seguito de Il medico della mutua (1968) e vede, di fatto, il dottor. Guido Tersilli fare “carriera” divenendo il primario di “Villa Celeste”. Guido Tersilli (Alberto Sordi) è il primario di una prestigiosa clinica, “Villa Celeste”, che dirige col massimo scrupolo, tenendo in particolare considerazione spese, bilanci e convenzioni col risultato che le cure migliori sono riservate per chi ha i soldi e può pagare, a discapito di chi invece ha soltanto la convenzione mutualistica. Un’avidità, quella del primario, sostenuta anche dalla madre Celeste (Nanda Primavera) e che nulla riesce a scalfire, nemmeno le proteste dei medici che lavorano per lui, i quali – tra una lamentela e l’altra – cercano di fare quel che possono fino a quando arrivano al “punto di rottura” e decidono di andarsene in massa dalla clinica. Rimasto solo, il professor Tersilli decide di abbandonare l’avventura a “Villa Celeste” e tornare al suo originario impiego di medico di famiglia, sennonché il ritorno della madre da un intervento di chirurgia estetica in una clinica svizzera, suggerisce al dottore una nuova idea. Spronato anche dalla madre – “Tu hai perso tanti anni a curare i malati, ma sono i sani che devi curare” – Tersilli decide di fare suo, adeguandolo al proprio caso, il motto del chirurgo estetico Stroganoff La vecchiaia e la bruttezza sono delle malattie che le mutue non vogliono riconoscere. Eppure giovinezza e bellezza sono un diritto di tutti”. Ecco quindi che “Villa Celeste” viene trasformata in un lussuoso ed attrezzato centro estetico per curare il benessere psicofisico, un nuovo tipo di clinica che, questa volta, non è convenzionata con le mutue.

Inevitabile”, visto il grande successo di pubblico ottenuto l’anno prima, seguito de Il medico della mutua con un Sordi/Tersilli che qui fa carriera, consolidando quel cinismo e quella volontà di arrivare che erano già emersi nella pellicola del 1968. Tuttavia l’evidente incapacità del dottore, non abituato a un ruolo tanto impegnativo – sia dal punto di vista medico che economico – fa sì che ben presto l’esperienza di “Villa Celeste” si riveli a dir poco fallimentare. Se da un lato Salce – e con lui Sordi e Amidei – mettono ancora una volta in evidenza le “magagne” del sistema sanitario italiano dell’epoca, in particolare del sistema delle mutue, ben rappresentato dalla “tirchieria” col quale Tersilli gestisce le spese, prediligendo chi può pagare, dall’altra vi è, nel finale, la definitiva presa d’atto da parte di Tersilli che il vero business, paradossalmente, non è nel curare i malati, ma nel curare i sani.

Il prof. dott. Guido Tersilli primario della clinica Villa Celeste convenzionata con le mutue” (1969)

cast (attori principali):

  • Alberto Sordi

  • Ida Galli

  • Claudio Gora

  • Pupella Maggio

  • Giovanni Nuvoletti

  • Alessandro Cutolo

  • Nanda Primavera

  • Gino Lavagetto

    Giovanni Fenu