Recensione del film “I motorizzati” (1962)

Diretto da Camillo Mastrocinque, con soggetto e sceneggiatura di Castellano e Pipolo, “I motorizzati” (1962) è un film ad episodi che tende a descrivere cinque diverse storie di altrettanti “motorizzati” alle prese con la propria automobile. Ogni episodio è introdotto dal geometra Mario Bianchi (Alberto Bonucci) che rifiuta una Fiat 600 – vinta ad una lotteria aziendale – la milionesima vettura immatricolata a Roma, raccontando nevrosi, vizi, manie incubi e sogni che gli hanno fatto perdere la passione per l’automobile presentando, di volta in volta, i protagonisti dell’episodio. Nel primo, Dino (Aroldo Tieri) e Velia (Franca Valeri) sono una coppia impegnata nella scelta di un’automobile che sia adatta alle manie di grandezza e alla guida spericolata di lei. Dopo aver optato per un veicolo di grossa cilindrata, i due optano per una più modesta 500. Nel secondo episodio il tranquillo impiegato Nino Borsetti (Nino Manfredi) è maniacalmente legato alla propria autovettura, una Fiat 600, al punto da costringere la moglie e la suocera ad alzarsi di prima mattina per la tradizionale gita domenicale fuori porta, in modo da rientrare evitando il traffico domenicale. La “dedizione” dell’impiegato viene messa a dura prova quando il proprio capoufficio (Luigi Pavese), che ha subìto un tamponamento in assenza di testimoni, per essere risarcito gli propone, pena il licenziamento, di truffare l’assicurazione fingendo che l’auto che lo ha colpito sia la sua. Ne segue una scena devastante per il povero impiegato che in un’autofficina assiste impotente alla parziale distruzione della propria automobile. Alla fine il mite Borsetti, traumatizzato dal tutto, diviene un automobilista spericolato che se ne infischia della segnaletica, non curandosi dell’incolumità sua, degli altri e della propria automobile. Il terzo episodio ha per protagonista Achille Pestani (Ugo Tognazzi) appassionato di film dell’orrore che, uscito dal cinema, per errore prende come sua una Fiat 1800 parcheggiata e dopo essersi messo alla guida scopre che vi è un cadavere a bordo di un’anziana signora. Non sapendo distinguere se stia “sognando” o sia la realtà, cerca di sbarazzarsi del veicolo, finendo col riportarlo al parcheggio del cinema dove, una volta sceso dalla vettura, l’anziana signora – che in realtà era in preda agli effetti di una catalessi – si risveglia. Il quarto vede protagonista la coppia FranchiIngrassia i quali interpretano due maldestri ladri di rottami d’auto che cercano di fare il salto di qualità rubando un’intera vettura. Fingendosi posteggiatori, nel parcheggio di un supermercato si appropriano di una Fiat 500 (che appartiene a Velia, la moglie di Dino del primo episodio, nda) ma la scarsa conoscenza, da parte di Franco, delle strade e della segnaletica di Roma, finisce col ricondurli nel parcheggio giusto in tempo per restituire l’automobile a Velia e Dino appena usciti dal supermercato. L’ultimo episodio vede protagonista Valentino (Walter Chiari) il quale si reca all’appuntamento con la propria ragazza ma, nel chiudere la vettura, dimentica le chiavi all’interno. Ne seguono goffi tentativi per recuperarle, senza successo, alla fine si presenta dai genitori di lei e alla sua ragazza completamente bagnato, rimediando una figura meschina. Il film termina con l’impiegato Nino Borsetti che investe sulle strisce pedonali il ragioniere Mario Bianchi – colui che aveva perso ogni passione per le automobili – e con i due che si mettono d’accordo per truffare l’assicurazione dell’automobilista.

Divertente commedia che mette simpaticamente alla berlina manie, nevrosi e il rapporto degli italiani del boom economico e degli anni Sessanta con l’automobile, status symbol per eccezione di quegli anni e quel benessere. Un film che divertirà lo spettatore, garantendogli un po’ di tempo in allegria riconoscendosi, tutto sommato, un po’ in qualcuno dei protagonisti della pellicola.

I motorizzati” (1962) cast (attori principali):

  • Aroldo Tieri

  • Franca Valeri

  • Nino Manfredi

  • Luigi Pavese

  • Ugo Tognazzi

  • Alberto Bonucci

  • Franco Franchi

  • Ciccio Ingrassia

  • Walter Chiari

Giovanni Fenu