Recensione del film “Le motorizzate” (1963)

Un anno dopo l’uscita nelle sale cinematografiche de I motorizzati, arriva sui grandi schermi del Belpaese la “risposta” al femminile alla pellicola firmata da Camillo Mastrocinque. Il film si intitola, molto semplicemente, “Le motorizzate” ed è diretto da Marino Girolami – che ne ha curato anche il soggetto – e sceneggiato da Tito Carpi e Beppe Costa. Anche questo film, come il precedente, è suddiviso in cinque episodi: Carmelitane sprint, Roulotte squillo, La signora ci marcia, Vigile ignoto e Un investimento sicuro. In Carmelitane sprint due suore, interpretate da Ave Ninchi e France Anglade, in servizio elettorale per la Democrazia Cristiana, stanno accompagnando a votare un ex gerarca fascista (Carlo Pisacane) immobilizzato sulla sedie a rotelle, quando si scontrano con una Fiat 600 con a bordo dei giovani comunisti. Ne segue un battibecco che viene risolto da Ave Ninchi la quale stende i giovani con alcune mosse di judo. La squillo Bice (Bice Valori) è la protagonista di Roulotte squillo; il proprio lavoro, sotto un viadotto e quasi in aperta campagna, è disturbato dall’arrivo di una mucca e da Pompeo Saronno, vecchio generale moralista. La signora ci marcia vede protagonisti il podista Walter (Walter Chiari), la sua fidanzata (Valeria Fabrizi) e una sensuale automobilista (Sophie Desmarets). Walter deve recarsi a Roma per partecipare ad una gara podistica; perso il pullman, ottiene un passaggio da una sensuale e spericolata automobilista che inizia a “stuzzicarlo”. L’episodio si chiude con Walter che, stremato, si presenta alla gara alla quale doveva partecipare. Il principe De Curtis è protagonista di Vigile ignoto; Urbano Cacace (Totò) è un padre di famiglia in gravi ristrettezze economiche al punto che il suo pranzo, e quello della sua famiglia, dell’Epifania si riduce a un uovo alla coque. Spinto dalla fame, decide di camuffarsi da vigile urbano per approfittare di una raccolta di beneficenza organizzata dalla polizia municipale (“La Befana del vigile”, nda) per provvedere alla sua difficile situazione. Lo stratagemma funziona talmente bene che Cacace decide di diventare vigile urbano: eccolo allora cambiare la segnaletica stradale ed elevare contravvenzioni sino a quando, scoperto, viene processato. Tuttavia il processo non lo ferma: ben presto, infatti, eccolo nuovamente a fingersi vigile urbano. La coppia formata da Sandra Mondaini e Raimondo Vianello è protagonista dell’ultimo episodio del film, Un investimento sicuro; Sandra Mondaini investe con la propria automobile, appena ritirata dalla concessionaria, Raimondo Vianello – uno squattrinato in cerca di lavoro – che insieme al suo compare Giuseppe (Riccardo Billi) che si finge medico, cerca di sfruttare l’occasione per guadagnare qualche soldo. Per sua sfortuna Sandra si stava recando a pagare il premio assicurativo quando lo ha investito, e quindi non è assicurata. A quel punto i due – tra i quali sta nascendo una tenera simpatia – decidono che Raimondo sarà nuovamente investito, per finta, da Sandra – ora assicurata – ma il piano non funziona: Raimondo verrà sì investito, ma dal compare Giuseppe, povero e senza assicurazione. L’episodio, e con esso il film, termina con Raimondo, malconcio in ospedale, e Sandra ormai innamoratasi di lui.

Come per I motorizzati, lo stesso discorso vale per “Le motorizzate”: divertente commedia, grazie anche allo spessore e alla qualità degli attori, che racconta manie, virtù e avventure delle donne al volante; particolarmente divertenti tutti gli episodi ma, a volerne scegliere un paio, emergono sugli altri quello con il maestro Totò e l’ultimo, con una già collaudata – cinematograficamente – coppia Mondaini-Vianello.

Le motorizzate” (1963) cast (attori principali):

  • Carlo Pisacane

  • Ave Ninchi

  • Bice Valori

  • Walter Chiari

  • Valeria Fabrizi

  • Sophie Desmarets

  • Totò

  • Anna Campori

  • Sandra Mondaini

  • Raimondo Vianello

  • Riccardo Billi

Giovanni Fenu